C'è qualcuno che non ama sentir raccontare le storie? Alzi subito la mano! Nessuno? Beh ovvio, a chi non piacciono le storie? Anche i Greci adoravano le storie e il più bravo di tutte a raccontarle fu Esopo.
Scrisse centinaia di favole, ovvero racconti brevi con una morale; alcume sono superfamose, come quella della lepre e della tartaruga:
La lepre un giorno si vantava con gli altri animali: - Nessuno può battermi in velocità - diceva. - Sfido chiunque a correre come me.
La tartaruga, con la sua solita calma, disse: - Accetto la sfida.
- Questa è buona! - esclamò la lepre; e scoppiò a ridere.
- Non vantarti prima di aver vinto replicò la tartaruga. - Vuoi fare questa gara?
La lepre partì come un fulmine: quasi non si vedeva più, tanto era già lontana. Poi si fermò, e per mostrare il suo disprezzo verso la tartaruga si sdraiò a fare un sonnellino.
La tartaruga intanto camminava con fatica, un passo dopo l'altro, e quando la lepre si svegliò, la vide vicina al traguardo.
Allora si mise a correre con tutte le sue forze, ma ormai era troppo tardi per vincere la gara.
La tartaruga sorridendo disse: "Non serve correre, bisogna partire in tempo."
Le sue favole piacevano a tutti... o meglio, quasi a tutti! Un giorno si recò a Delfi, città famosa per l'oracolo del dio Apollo e fece arrabbiare di brutto i sacerdoti, che lo gettarono da un precipizio! Cosa avrà mai detto di così tremendo? Provate a leggere le sue favole e a trovarne una che possa aver fatto infuriare i sacerdoti dell'oracolo!
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